Rudolf Höss (1900-1947) fu il comandante che rimase più a lungo in servizio nel campo di sterminio di Auschwitz. Già quindicenne prestò servizio come volontario nell’esercito tedesco e combatté durante la prima guerra mondiale in Turchia. Nel 1922, Höss si unì alle fila del NSDAP. Nel 1923, fu condannato per l’uccisione di un insegnante. Nuovamente in libertà, Höss nel 1933 si arruolò nelle SS. Negli anni Trenta, ebbe un ruolo importante nella costruzione dei primi campi di concentramento a Dachau e Sachsenhausen. Dal maggio 1940, Höss fu nominato comandante del campo di Auschwitz. Su ordine di Heinrich Himmler, Höss fece ampliare enormemente la capacità di Auschwitz per la costruzione di ulteriori camere a gas e forni crematori. Höss e i suoi subalterni perfezionarono la tecnica della gassificazione, integrandola con l’uso del gas disinfestante Zyklon B. Visse con sua moglie e i suoi figli sul terreno del campo. Dopo la guerra, Höss fu arrestato e condannato a morte. Nel tempo che intercorse tra la condanna e l’esecuzione, egli scrisse la sua autobiografia. Rudolf Höss fu impiccato a Varsavia nel 1947.

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